PIANI URBANI DEL TRAFFICO

Il Piano Urbano del Traffico viene redatto ai sensi dell’art. 36 del Codice della Strada e delle Direttive del Ministero dei Lavori Pubblici per la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico, del 24 giugno 1995.
La presente descrive le fasi metodologiche generali e indicative, da verificare caso per caso in funzione delle effettive necessità, della disponibilità di dati e degli obiettivi delle amministrazioni.


Ia FASE

  • Quadro normativo;
  • Inquadramento territoriale ed urbanistico (quadro conoscitivo): con riferimento allo stato di fatto e a quanto definito dagli strumenti di pianificazione/programmazione urbanistica comunali e sovra comunali;
  • Inquadramento trasportistico e viabilistico (quadro conoscitivo): con riferimento allo stato di fatto e a quanto definito dagli strumenti di pianificazione di settore trasporti;
  • Quadro programmatico: censimento delle opere, degli interventi e delle trasformazioni infrastrutturali e territoriali previste dagli strumenti pianificatori e programmatici di settore e a definizione degli scenari temporali di piano.
  • Indagini (quadro conoscitivo): indagini ed analisi dei flussi veicolari e dell’incidentalità; ricostruzione della matrice Origine/Destinazione necessaria per realizzare il macromodello del traffico.
  • Rilievo dei flussi su base settimanalecon distinzione delle classi veicolari e della velocità di percorrenza.
  • Indagine OD al cordone: interviste all’utenza nella fascia oraria di punta del mattino o della sera per il flusso veicolare in ingresso, sulla base di specifico questionario, in una giornata tipo invernale feriale scolastica media.
  • Simulazione dello stato di fatto nell’ora di punta della mattina o della sera implementando un modello di traffico.
  • Identificazione dei problemi (quadro diagnostico): questa attività si fonda da una parte, sull’indagine e l’analisi sistematica relativa alle criticità dei sistemi di trasporto, all’incidentalità, alla sosta ed ai flussi veicolari, dall’altra sull’audizione dei diversi soggetti istituzionali e sociali interessati, gli stessi che saranno successivamente chiamati a formare un tavolo di concertazione, che potrà suggerire l’esecuzione, quando necessario, di brevi campagne di indagine complementari finalizzate alla quantificazione dei problemi avanzati;
  • Perimetrazione del centro abitato.

IIa FASE

  • Identificazione degli obiettivi: la fase di analisi e confronto dovrà tradursi in un sistema di obiettivi, gerarchizzati, articolati per sottozona o strada e per i diversi attori, obiettivi cui gli interventi previsti dovranno in seguito rapportarsi. Il sistema di obiettivi deve essere sottoposto a discussione per ottenere il necessario consenso;
  • Definizione e valutazione delle strategie: se il quadro degli obiettivi è stato correttamente costruito, si è in grado di derivarne (quasi) naturalmente le definizione delle strategie di intervento (ridurre la velocità o i flussi di traffico, regolamentare la sosta dei motocicli, proteggere l’uscita degli scolari ecc.). Si tratterà in genere di strategie tanto più articolate quanto più complessa era stata la definizione del sistema di obiettivi. Le strategie proposte verranno accompagnate dagli elementi di valutazione e dal materiale documentale necessari per istruire la fase di discussione e confronto interno ed esterno all’Amministrazione.
  • Identificazione degli interventi: si tratta di tradurre le strategie identificate in possibili misure di intervento (restringimento di carreggiata, nuovo schema di circolazione, semaforo). Anche in questo caso il passaggio decisionale deve saper valutare le proposte sotto il profilo dell’efficacia rispetto alla strategie fissate, della fattibilità tecnico-economica, dell’accettabilità ecc.
  • Verifica modellistica degli interventi: in caso vengano identificati macro interventi (nuove strade, nuove tangenziali, riordino sensi unici, istituzione ZTL o isole pedonali, chiusure centro storico, …) che comportino  importanti modifiche dell’assetto attuale della circolazione, si effettuerà la verifica  di tali scenari di progetto tramite macro simulazioni del traffico con software VISUM, al fine di identificare e quantificare le conseguenze di tali opere.
  • Verifica micromodellistica: mediante implementazione dello specifico software di micro simulazione è possibile verificare la funzionalità di soluzioni progettuali di dettaglio, per schemi di svincolo e/o elementi di rete.
  • Definizione delle priorità di intervento: i contenuti del P.U.T. rimangono definiti nella loro interezza, dopo la classifica funzionale delle strade e la regolazione delle singole componenti di traffico, tramite un adeguato programma di priorità delle realizzazioni tra i diversi interventi previsti.